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LAVORI BANDITI

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Qui in Valleé vanno di moda. C'è n'è uno ogni dieci abitanti.Compra anche tu uno scavatore e fai un buco, dove ti pare. 
 A carnevale ogni scherzo vale, dovrà aver pensato qualcuno in seno al comune di Charvensod. E così, con un ricorso al Tar ancora in sospeso e senz’aver risposto alle richieste del Ministero dell’Ambiente, la giunta guidata dal sindaco Ennio Subet, ha pensato di approvare il progetto relativo alla realizzazione della strada di Comboé (forse era ora, dopo tre anni dalla consegna del progetto dell’ingegner Bal) e d’indire la gara d’appalto per l’aggiudicazione dei lavori. Qualcosa, dunque, si muove e di conseguenza dobbiamo far presto anche noi: l’idea è quella di chiedere in tempi brevi la fissazione dell’udienza di discussione del ricorso e parallelamente la sospensiva di ogni atto relativo al progetto di strada. Allo stesso modo, chiederemo a tutte le persone che hanno a cuore il futuro del vallone di impegnarsi in prima persona, partecipando ad alcune iniziative pubbliche di cui daremo notizia, tra cui – prossimamente – la seconda ciaspolata al Col Fenêtre, che domina il vallone, e una serata per Comboé. A giugno, naturalmente, si terrà la quinta edizione della Marcia a Piedi a Comboé.
 
 
Nel frattempo, poco lontano da qui, nel comune di Challand-Saint-Victor, è stata approvata la costruzione di una monorotaia per raggiungere alcuni alpeggi. Soltanto dopo il tratto in monorotaia, è prevista la costruzione di una pista trattorabile, così come anche noi (quelli "del no") avevamo previsto per Comboé. La Regione ha dato un parere favorevole circa la valutazione d’impatto ambientale (VIA), con motivazioni piuttosto interessanti. Nella relazione si legge, infatti che
 
 
La scelta dell’interruzione del tracciato stradale, e la realizzazione di una monorotaia, nel tratto maggiormente caratterizzato da potenziali problematiche legate alla stabilità del pendio, pone a favore della sicurezza l’alternativa considerata, in quanto per l’intervento in progetto si renderà necessaria una quantità di movimento terra notevolmente inferiore rispetto all’ipotesi del tracciato stradale (pag. 25/51).
 
 
Inoltre:
 
 
Il tracciato preso in considerazione, in particolare la scelta progettuale di alternanza tra percorso stradale e monorotaia, è quello che ingenera meno effetti negativi in relazione sia agli aspetti geologici ed idrogeologici, sia quelli più prettamente naturalistici (pag. 31/51). 
 
 
E infine:
 
 
Per quanto riguarda il tratto di monorotaia, la particolare tipologia di intervento non richiede scavi di sbancamento in roccia o depositi superficiali e pertanto non vengono generati impatti sull’ambiente geologico (pag. 44/51). 


 
Insomma, più o meno le cose che sosteniamo noi, proponendo di superare il gradino glaciale con una monorotaia. A noi però era stato detto, dal comune di Charvensod, e confermato dalla Regione, che la monorotaia sarebbe risultata addirittura più impattante. La delibera del 28 novembre sembra porre qualche dubbio in proposito…


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